Tutto quello che è importante sapere per la casa dei tuoi sogni.
Dire cohousing significa parlare di un modello abitativo innovativo: innovativo non solo per “dove” si abita, ma anche “perché” e “con chi” si abita.
Il cohusing permette infatti a famiglie, nuove o tradizionali, ma anche a singole persone, di incontrarsi e creare un gruppo sociale, quasi a mo’ di piccolo borgo.
Il segreto? Vivere insieme, pur nel rispetto dell’altrui e propria privacy, condividendo non solo risorse e spazi comuni, ma soprattutto relazioni umane, un “capitale immateriale” che è il vero valore aggiunto del cohousing.
A Helsingborg, un piccolo porto a sud della Svezia, è nata così SällBo, frutto di un cohousing in cui giovani e persone âgé sperimentano uno stile di vita multigenerazionale e multiculturale.
Tutti gli inquilini di SällBo condividono spazi comuni come cucine, soggiorni, sale yoga, officine artistiche, sale giochi e biblioteche. Un vero e proprio esempio per realizzare la casa dei tuoi sogni, un modello replicato in forme sempre più diffuse e originali in tutto il mondo.
Ed un progetto di cohousing è partito con passo spedito anche ad Andria, sulla S.S. 170 per Castel del Monte, in contrada Pandolfelli, per iniziativa dell’Associazione “Cohusing Puglia”. Il progetto ha un nome che si spiega da solo e non è un caso se gode del patrocinio di un’associazione nazionale di prestigio come Confabitare. Si chiamerà “Borgo Euexìa” ovvero città “della sana e robusta costituzione”: sia fisica che morale. In altre parole: “Borgo del benessere”.
E infatti, entrare nella logica del cohousing significa avere la consapevolezza che ogni abitazione ha un valore materiale dato dalla casa fatta di mattoni ed ha un prezzo legato a fattori quali l’ubicazione, la panoramicità, i servizi e così via… Ma significa anche riconoscere che nelle case c’è un altro fattore importantissimo fatto dalle emozioni, un elemento che non ha prezzo. Il bello è che se l’aspetto legato ai “mattoni” è in stretta correlazione con le possibilità economiche del singolo individuo, quello legato alle emozioni è alla portata proprio di tutti ed è appunto questa la scommessa del cohusing che, tanto più dopo la sconcertante esperienza del Covid, punta tutto sulla rigenerazione umana prima che urbana.
Ma proviamo a riassumere alcune delle ragioni principali che fanno del cohusing la soluzione abitativa più efficace per favorire l’inclusione sociale:
Diversità e Inclusione: I progetti di cohousing spesso mirano a accogliere una varietà di persone di diversa età, provenienza e background socio-culturale. Questa diversità favorisce l’inclusione sociale, poiché offre l’opportunità di stabilire legami significativi al di là delle differenze individuali.
Supporto Sociale: Nel cohousing, i residenti si impegnano a fornire supporto reciproco, creando una rete di sostegno che favorisce l’inclusione di coloro che potrebbero altrimenti sentirsi isolati o emarginati.
Partecipazione Attiva: Il cohousing promuove una partecipazione attiva nella vita di gruppo, offrendo opportunità per l’inclusione attraverso la collaborazione in attività condivise e decisioni collettive.
Superamento dei modelli accettati esistenti: Il modello di casa in cohousing intende superare il modo di abitare consolidato, aprendo a forme di condivisione idonee a fronteggiare la destrutturazione del nucleo famigliare tradizionale.
Non è tutto. L’inclusione sociale nel cohousing porta con sé una serie di benefici concreti e tangibili per i residenti e per il gruppo sociale nel suo insieme:
Benessere individuale: L’inclusione sociale è associata a un maggiore benessere emotivo e psicologico.
Riduzione dei costi: Condividendo spazi e risorse, i residenti possono risparmiare e concedersi piccoli/grandi lussi che altrimenti non sarebbero sostenibili da soli.
Socializzazione: Il cohousing offre opportunità per socializzare e partecipare attivamente alla vita di gruppo.
Indipendenza: Le persone con disabilità possono vivere in modo autonomo all’interno di comunità di cohousing accessibili e inclusive.
In definitiva, dire cohousing significa aprire il proprio orizzonte esistenziale ad un vero e proprio fattore generatore sociale, uno stile di vita in cui nessuno più si sente solo pur abitando e godendo dei propri spazi: per una qualità di vita resiliente e solidale.
Fonte: ODYSSEO.IT